UN PROGETTO DI COMUNITA’…PER LA COMUNITA’

Il progetto

il “Volontariato Accogliente” é un progetto che nasce a Ferrara nel 2011 su iniziativa delle Associazioni Anche Loro, Centro Donna Giustizia, Comitato Alba Nuova, Dammi La mano, Famiglie Numerose, Associazione Arcobaleno, Servizio Accoglienza alla Vita, Viale K, Famiglie per l’Accoglienza. Un gruppo di volontari e volontarie si mette a disposizione della comunità, con il sostegno di Agire Sociale, il Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara e in collaborazione con i Servizi Sociali e i Servizi pubblici per l’Infanzia. Tutti i volontari esperti o nuovi coinvolti in questi progetti non percepiscono alcuna forma di contributo, la collaborazione è del tutto volontaria e gratuita.

Chi è il volontario accogliente? – è un cittadino, un vicino di casa, un genitore di un compagno di classe che vuole impegnarsi e mettere un po’ del proprio tempo e della propria disponibilità a disposizione di famiglie o persone che in questo momento vivono una situazione difficile;

Per Chi (beneficiari) – Le situazioni di disagio sociale ed economico che colpiscono molte famiglie con bambini spesso si incrociano con la mancanza di reti amicali e parentali e c’è bisogno di un aiuto. Si tratta di famiglie numerose o di famiglie costituite da un solo genitore, che molte volte è una mamma ma anche di nuclei familiari dove il capofamiglia ha un lavoro precario o è disoccupato. Vi sono circostanze a rischio che, se non vengono aiutate, possono necessitare di interventi più complessi ma anche semplici situazioni difficili ( ad esempio non riuscire ad andare a prendere il bambino dall’asilo durante un periodo di stage).

Perché – L’obiettivo comune è aiutare famiglie e bambini in situazione di fragilità, ma anche avvicinare queste famiglie alla loro comunità coinvolgendo nuovi volontari attraverso parrocchie, scuole e associazioni presenti proprio nei quartieri dove i genitori risiedono. Cosa e Come – Con i volontari accoglienti molti genitori riescono ad affrontare turni di lavoro in orari non coperti da asili e scuole pubbliche e a beneficiare per i propri figli di un aiuto compiti per la scuola o a farli partecipare ai campi estivi in città.  L’aiuto richiesto può essere anche di poche ore alla settimana per un periodo limitato. Il percorso nel volontariato accogliente vede un primo momento di ascolto attivo e di accoglienza dei genitori da parte dei volontari esperti. Le richieste di aiuto sono raccolte dai volontari presso associazioni, o per conoscenza diretta delle famiglie, altre volte provengono da Enti e Servizi pubblici. Ogni nuovo volontario viene accompagnato nell’esperienza di aiuto familiare da un volontario esperto a cui può fare riferimento in caso di difficoltà.



PROCEDURE – come si passa dall’ascolto del bisogno alla costruzione del progetto di volontariato?

 

  1. ASCOLTO E ANALISI DEL BISOGNO

 

INVIO: chi segnala, invia, orienta al progetto?

 

  • Le associazioni o altri soggetti del territorio durante la loro attività ordinaria (scuole, cooperative, parrocchie..)

  • i servizi sociali ed il centro per le famiglie:  in questo caso si chiede di fare riferimento alla segreteria del CSV che attiva il volontario esperto disponibile appena riesce (Roberta manda una mail al gruppo delle volontarie esperte per fissare un incontro che in genere avviene con contatto diretto tra la volontaria e la persona che richiede un supporto).

Inoltre, qualora di proceda con il progetto di volontariato accogliente, all’avvio verrà fatta, su richiesta del servizio inviante e in accordo con la persona che richiede aiuto, una comunicazione all’operatore di riferimento, indicando genericamente il tipo di supporto volontario e concordando modalità di aggiornamento.

Su richiesta o in casi particolarmente complessi, potranno essere organizzati degli incontri di confronto tra volontari e Assistenti Sociali alla presenza della mamma o si concorderanno altre modalità di raccordo.

 

PRIMA ACCOGLIENZA

 

  • Il volontario esperto incontra in un primo colloquio la famiglia o la persona che ha fatto la richiesta (presso la sede del csv o in altro luogo che ritiene adatto)

NB: importante adoperarsi affinché l’incontro avvenga grazie all’attivazione e alla richiesta diretta da parte della mamma o del familiare per restituire il senso del progetto e dell’accompagnamento: NON è un servizio, né un’assistenza che si garantisce, ma un incontro il più possibile tra persone “alla pari” che si aiutano: oggi una ha bisogno, domani potrebbero invertirsi, ma ognuno porta le proprie competenze, conoscenze richieste, bisogni. Anche il volontario non ha subito la soluzione!)

  • Se il bisogno è chiaro e congruente e riesce ad individuare delle risorse di volontari, può attivarsi direttamente per la costruzione del progetto, condividendo con il gruppo il progetto via mail (direttamente o attraverso la segreteria) . E’ preferibile che la condivisione avvenga prima della firma dell’accordo, in modo che eventuali altre info sulla famiglia, se incongruenti, o ipotesi di risposte diverse, vengano condivise.

  • Ne discute in gruppo (incontri mensili) o in momenti più ravvicinati a seconda delle situazioni

  • In caso di urgenza viene valutata la possibilità di sostegno immediato



  1. PROMOZIONE E RICERCA VOLONTARI

 

Dall’esperienza consolidata e in questi anni si è verificato che per maggior parte delle richieste, le risorse di volontari vengono individuate dalle volontarie stesse, a partire dalla conoscenza che il gruppo ha maturato sul territorio in termini di relazioni, associazioni o enti che si possono contattare al bisogno, o sulla base delle conoscenze e relazioni che la mamma/papà/famiglia ha in essere.

 

Ricordiamo quindi:

 

  • Dal colloquio con la mamma, si esplorano persone di conoscenza che potrebbero essere di aiuto se sollecitati;

  • si individuano e/o si cercano persone disponibili a partire dagli ambienti che frequenta o che conosciamo esistono intorno al territorio dove abita o che frequenta la mamma o i minori (scuola, parrocchie, associazioni)

  • Possibile consultazione di banca dati dei volontari presso il csv (da rivedere insieme con nuovo programma)

  • Invio tramite Segreteria del csv di un messaggio di richiesta specifica alla mailing list che contiene tutti i volontari della banca dati (indicando luogo, tipo di richiesta, età bambini)

  • Confronto e ricerca tra volontarie per individuare nuove strategie o ambiti da esplorare.

 

  1. PROGETTO VOLONTARIO - SCRITTURA E SOTTOSCRIZIONE DEL PROGETTO

 

  • Qualsiasi sia il supporto di volontariato che viene condiviso (aiuto singoli, aiuto compiti, accompagnamento), è importante che gli accordi siano sottoscritti e condivisi tra tutte le parti interessate (persona richiedente, volontario esperto, volontario impegnato nell’attività)

  • Importante prevedere un tempo di scadenza del progetto (eventualmente rinnovabile) per garantire i volontari impegnati e per ricordare a tutti che si tratta di un percorso e un supporto temporaneo, legato a situazioni contingenti, da non cronicizzare. Il prolungamento va valutato, monitorato e condiviso tra tutti.

  • A fini della documentazione, importante indicare in che cosa consiste l’attività di volontariato (tipo di intervento, quantificazione oraria)

  • Anche nelle attività di aiuto compiti, importante tenere traccia dei singole accoglienze

 

All’avvio del progetto ricordare di

 

  • ASSICURARE  I NUOVI VOLONTARI COINVOLTI (attraverso l’associazione di un volontario esperto – possibile un rimborso fino a giugno 2015)

  • CONSEGNARE  una copia del progetto a Roberta Bagni – segreteria per documentazione e reportistica.

 

NB: ricordiamo i principi cardine che ci accompagnano nello sviluppo di ogni progetto:

  • RAPPORTO DI FIDUCIA, paritario tra la famiglia/mamma/papà e il/i volontari e il/i volontari

  • Promozione di RESPONSABILITA’ e di DIRETTO PROTAGONISMO del genitore rispetto al progetto di volontariato

  • CATALIZZAZIONE, STIMOLO E SOSTEGNO delle risorse già potenzialmente presenti nel contesto di vita della mamma

  • PROSSIMITA’: fondamentale la vicinanza tra le parti

  • VOLONTARIETA’ E RESPONSABILITA’ DEI VOLONTARI

 

  1. MONITORAGGIO DEL PROGETTO INDIVIDUALIZZATO

 

Per tutta la durata del percorso, la volontaria esperta:

  • tiene monitorato l’andamento del progetto, facendo particolare attenzione alla fase di avvio nell’accompagnare e affiancare il nuovo volontario nelle attività previste dal progetto

  • Interviene direttamente nell’attività in caso di necessità o di impossibilità del volontario accogliente

  • si relaziona con Servizi sociali e Centro per le famiglie se hanno «in carico» i nuclei rispetto ai quali si interviene

  • è parte attiva nella ricerca di persone/volontari/enti da con i quali condividere i progetti singoli

  • Si confronta nel gruppo per l’avvio di progetti e tutti gli aspetti del progetto



ALCUNE QUESTIONI DA VALUTARE (gen 2015)

 

  • Promozione: come avviene, come ne teniamo traccia? Chi attiva i contatti/ interventi?

  • volontari della banca dati: con la mailing list le richieste specifiche vengono inviate a tutti e in questo modo sono raggiunti è sufficiente? Importante tenere aggiornata la banca dati con le informazioni che veniamo a conoscere rispetto ai volontari (Roberta o i singoli vol esperti che accedono al programma)

  • Formazione /supervisione: al momento i volontari attivi sui progetti vengono seguiti dai volontari esperti; la supervisione specifica dei vol esperti viene organizzata su richiestapossiamo migliorare?

  • Il gruppo dei volontari esperti è sufficiente?



Segreteria telefonica

Michele Capozza (cell. 3493157819) 

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